casa-diritto21-300x225Sul corriere di oggi, 5 maggio 2012, si legge "Alfano e Bersani uniti guidano il fronte del no". Le motivazioni addotte sono le seguenti. Per Alfano "l'Ici la ritoglieremmo altre cento volte, perché l'abitazione è un bene sacro", mentre Bersani "rilancia la sua proposta di alleggerire l'Imu e affiancarla con una patrimoniale". Casini, ahimè un po con realismo ed un po con opportunismo "È stata proprio l'abolizione dell'Ici a regalarci l'Imu".
Va da sé che si avvicinano le Amministrative e la propaganda elettorale cavalca i temi più sensibili ai cittadini già vessati da tasse sproporzionate per colpa di pochi  e per colpa del dissanguamento della spesa pubblica.
Ma è giusto pagare l'IMU?



Per propria natura e per rispettare il diritto naturale non si può tassare un bene di proprietà primaria. Non è una ricchezza ma un bene primario. La tassabilità sulla prima casa è concessione etica solo per fini contingenti e brevi per fare cassa e risanare in parte i conti pubblici. Non si può dunque sostenere quello che dice il Presidente Monti che il non pagamento dell'ICI era un'anomalia tutta Italiana. E nel contempo sostenere che tutti in Europa la pagano.
Tassare un bene di proprietà primario è un modo che hanno gli stati, di qualunque legislatura e colore politico, di controllare i cittadini. Le tasse devono essere giuste, infatti Alfano sostiene che non occorre fare "sciopero" come sostenuto dai leghisti "Assolutamente non ricorreremo alla piazza - si legge ancora nella lettera - perché la strada maestra è quella prevista dalla Costituzione, cioè fare una buona legge". E' questo il punto. Far pagare l'ICI non è una buona legge è una legge iniqua. L'asserzione di Monti, dunque ci pare non solo provinciale ma rivelatrice di uno scarso impianto etico.

Pur essendo "europeisti" si può essere provinciali perché non si giudica una legge nella sua bontà ma nel fatto che altri attuano quella legge, o in questo caso, di una tassa patrimoniale. La bontà di una legge non è fatta da quanti la attuano ma da come risponde a criteri fondamentali di equità e di rispetto della proprietà e della solidarietà, com'è ribadito dalla Dottrina Sociale della Chiesa.
Non solo ma questo rivela anche un'altra ingenuità e qui si l'anomalia: il governo dei tecnici non può fare a meno di dare giudizi etici e quindi politici. Quindi bisogna ricordare che la loro messa in campo - per quanto abbia fatto e fa cose eccellenti - ha rivelato più volte impianti etici deboli. A cominciare dal Ministro Fornero.
Nel contempo però bisogna dire che è legittimo, sempre secondo il diritto naturale e nel principio del bene comune che il bene di proprietà primario e necessario, la casa, contribuisca alle spese che il comune sostiene in ciò che questo bene di proprietà genera.
Allacci, strade, viabilità, sicurezza, ecc.

Le tasse non sono tanto qualcosa che viene tolto "a me", quanto piuttosto qualcosa che viene condiviso per il bene comune.
In questo Bersani fa un intervento tutto sommato positivo "Lasciare l'Imu ai sindaci, semmai diminuendo i trasferimenti dello Stato così da costituire una base di autonomia impositiva dei Comuni", purché rispetti i criteri di cui stiamo parlando. Bersani poi, come è caro al centro-sinistra cavalca l'idea di tassare maggiormente i grandi patrimoni immobiliari. E anche questo non fa una piega. L'autocoscienza del popolo deve portare a principi più evidenti di solidarietà e di sussidiarietà; anche questo sottolineato dalla Dottrina Sociale della Chiesa.
Casini non va neanche commentato. Perché dietro un apparente realistico pragmatismo non sappiamo ancora che impianto etico sostenga riguardo all'ICI.
Insomma ICI no ma IMU (pensata secondo i criteri di Diritto Naturale) si.

Tenendo conto, in ultimo, del carattere di equità e di proporzionalità che deve avere l'IMU in base a criteri oggettivi di reddito e di benessere della famiglia.
E' vero che molti di noi non hanno avuto il polso della drammaticità della situazione economica europea e mondiale ma nel contempo molti hanno il polso, eccome se ce l'hanno, di quanti immensi sprechi vengono dalla Spesa Pubblica e che sono il vero e proprio cancro della nostra economia; altro che evasione fiscale!
Per essere dunque equi bisognava ribadire non che il non pagamento dell'ICI era un'anomalia italiana ma che, così duramente come è stata applicata, era ed è una tassa temporanea oppure, meglio ancora, che tale tassa va introdotta con chiari riferimenti etici e con correttezza di proporzionalità.
Bisogna anche dire che l'IMU era stata già pensata dall'ultimo governo Berlusconi anche se solo sulla seconda casa e per aiutare, giustamente, i comuni.
Ma a noi non importa chi pronuncia scelte e di quale colore politico siano. Interessa invece che vengano prodotte leggi eque e giuste, per quanto possibile.

il carattere di giustizia delle leggi non ha solo valore di correttezza applicativa ma anche una funzione educativa.

Se infatti una tassa è giusta ed è comunicata nel modo giusto, motivata con solidi base di Diritto Naturale e finalizzata al bene comune e non al mantenimento di una "macchina" statale difettosa e dissipante, beh, questa tassa, è un modo autentico che ha il cittadino per centrare la sua vocazione sociale e la sua fecondità nel mondo.

Paul Freeman