La solerzia dell'Associazione Luca Coscioni nel replicare sul Nuovo Molise alla mia intervista è ammirevole, perché dimostra l'attenzione alla nostra battaglia, anche se la replica è alquanto fumosa. Vediamo di essere chiari. Nessuno toglie ai radicali la paternità della legge 194 (ciascuno è orgoglioso di quel che può...), la lista Ferrara non la considera una buona legge, ma la rispetta e chiede che venga applicata per intero, particolarmente in quella parte, attualmente disapplicata, che impone di aiutare realmente la madre in difficoltà prima di assecondare il proposito abortista.
In questi anni, purtroppo, la legge
Altro punto sollevato dall'Associazione Coscioni: avremmo scippato l'idea della moratoria, prendendola dal bagaglio culturale della guerra contro la pena capitale nel mondo. A prescindere dal fatto che non esiste un copyright, le battaglie civili non sono certo appannaggio dei radicali: milioni di cattolici si sono battuti contro la pena di morte, come pure milioni di laici non radicali. La differenza fondamentale è che noi facciamo battaglie civili per la vita, altri per la morte, mascherata da diritto all'egoismo. Mi sembra poi addirittura meschina questa "gelosia" con cui si pretenderebbe di impedire agli altri di lavorare per l'umanizzazione della società e il superamento di quella che è la moderna "strage degli innocenti". Una gelosia che diventa integralismo: l'Associazione Coscioni rivendica l'esclusiva di tutte le battaglie civili in ragione del fatto di aver difeso prostitute, omosessuali, lesbiche. In realtà, il triste novero non si riduce a queste tre categorie, che né i cattolici né
La replica dell'Associazione Coscioni pecca anche di pressapochismo: presume che, essendo io cattolica, la lista Ferrara sia alle dirette dipendenze delle gerarchie ecclesiastiche, il che non è vero, come sa chiunque abbia letto qualche giornale nell'ultimo mese e mezzo. Infine ipotizza che
Il dottor Giannini, coordinatore dell'associazione, mi chiede poi cosa intendo per educazione sessuale: gli ricordo che, almeno i cattolici, l'amore è eros e agape e quando parlo di educazione sessuale intendo educazione alla sessualità nel suo complesso, uno strumento che sarebbe molto utile valorizzare per rendere più efficace la stessa legge 194. Quanto al fatto della contraccezione, va ricordato ai radicali che secondo la letteratura scientifica non è uno strumento efficace per prevenire né gli aborti, nè l'aids. La "ricetta" di installare dei distributori automatici di profilattici nelle scuole molisane non risolverà nulla e non aiuterà la paternità né la maternità responsabile. Apprezzo che l'Associazione Coscioni ammetta la necessità di "proporre alle donne alternative possibili all'interruzione di gravidanza, sempre nel rispetto dell'autonomia decisionale e dell'autodeterminazione del singolo". Peccato che oggi negli ospedali molisani (e non solo) non vi sia affatto quel "clima ostile" contro le donne che vogliono abortire che paventano i radicali: al contrario, come sanno i volontari, troppi medici promozionano l'aborto presentandolo come la soluzione più "pratica". Talmente pratica da produrre qui, in Molise, cento interruzioni volontarie della gravidanza ogni mese.
Fonte - Prima pagina Molise -