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Giuliano Ferrara con la sua abituale lucidità si chiedeva se con Eluana siano morti in Italia i valori di fede e di ragione e se la Chiesa, non avendo potuto impedire questa morte, abbia imboccato la strada che porta all'irrilevanza. E' pur vero che preti, laici ma anche qualche vescovo sono stati colpevolmente dissenzienti e silenziosi sul caso Englaro, ma anche molti politici, in particolare i cattodemocratici, che non hanno fatto nulla o addirittura hanno contribuito a far morire Eluana, in particolare Scalfaro, Andreotti ma anche Ciampi.

 

Sono quei politici definiti "i mangiaostie a tradimento, i cattodisidratatori, gli uomini che hanno platealmente abbandonato Cristo per mettersi ad adorare la Costituzione (neanche un vitello d'oro, un vecchio pezzo di carta) organizzando in suo onore un bel sacrificio umano. Ciampi e Scalfaro, i due emeriti che per riflesso castale hanno subito solidarizzato con Napolitano, sono i farisei a cui si rivolge Gesù sul lago di Tiberiade: "Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. Ipocriti!". Sembra che ogni domenica gli emeriti, cattolici praticantissimi, sporgano la linguetta per ricevervi l'ostia consacrata ma devo avvisarli che da oggi la linguetta dovranno tenerla riposta". (Camillo Langone, I Mangiaostie a tradimento, 10.2.09IlFoglio).
 Tra i tre si è distinto Oscar Luigi Scalfaro che alla sua veneranda età di 90 anni ha fatto il sermone solitario sul palco di Piazza SS Apostoli per difendere la Costituzione Italiana minacciata dal solito Berlusconi. Tra l'altro Scalfaro fu protagonista di una delle ultime condanne a morte prima della Costituzione, e ora ha cercato di difendere la legittimità della prima condanna a morte (quella contro Eluana) dopo la Costituzione. Concorrente, da senatore a vita, nella passata legislatura, di quasi due anni di accanimento terapeutico del Governo Prodi, spiegherà perché è giusto far morire di fame e di sete una persona, ha affermato Alfredo Mantovano. Quel Scalfaro che aveva sgridato una donna perché troppo scollata, ora giustifica in nome della costituzione, l'atto eutanasico. Scalfaro il superdevoto della Madonna. E' un grande mistero come un uomo simile possa criticare il governo per aver cercato d'interrompere il "protocollo" di Eluana Englaro.

 Qualcuno ha scritto che si può ipotizzare una scomunica per chi favorisce l'eutanasia.

 "C'è qualcosa di apparentemente surreale in queste uscite - scrive Marco Invernizzi - Mentre i fedeli cattolici si mobilitano con la preghiera, su internet, ovunque venga loro lasciato spazio per difendere la vita di Eluana Englaro e denunciare come si stia introducendo la legalizzazione dell'eutanasia attraverso un caso pietoso, due importanti uomini storici della Dc e statisti d'Italia sentono il bisogno di scendere in piazza per difendere la Costituzione, quasi che la Carta sia più importante della vita di una persona e della protezione del diritto alla vita da parte dello Stato".

 Ma non bisogna meravigliarsi di queste posizioni, sono quelle di un certo cattolicesimo democratico, ricordate quando Giulio Andreotti con altri sei democristiani, compreso il Presidente della Repubblica Leone, firmarono la legge 194 che legalizzava l'aborto? Oppure quando Romano Prodi e Rosy Bindi andarono a votare no nel referendum sulla legge 40 quando tutti i cattolici "normali" si astennero per invalidare il referendum promosso da radicali e partiti laicisti? Oppure i "cattolici del no" che nel 1974 votarono per mantenere la legge che aveva introdotto il divorzio?

 Sono tutti casi nei quali la procedura ha prevalso sulla realtà, il rispetto della legge positiva ha avuto il sopravvento sulla legge naturale. Questo è il punto centrale: questi cattolici non credono esistano principi comunque veri indipendentemente dal riconoscimento formale delle maggioranze e delle procedure, o delle leggi positive. E nel caso di conflitto scelgono sempre il diritto positivo, la maggioranza, non la verità delle cose.

 E' il caso classico in cui la realtà delle cose viene piegata alle procedure al servizio dell'ideologia. In pratica all'interno del Pd (Partito democratico o Protocollo di disidratazione) alcuni cattolici dopo lunga riflessione hanno elaborato la seguente linea: "Meglio far morire Eluana che dar ragione anche solo per una volta a Berlusconi". Livia Turco ci tiene che Crono mangi sua figlia, diamine, ha pure l'autorizzazione della magistratura. Altri determinati all'assetamento si chiamano Dario Franceschini, Ignazio Marino e Roberta Pinotti, quest'ultima per ragioni di bon ton: "Sono cattolica ma voto no e giudico una caduta di stile quella della Chiesa". Gesù sul calvario le sta chiedendo di dargli da bere e lei risponde che la domanda è malposta. Che impressione, che paura, vedere quante persone lasciano la parrocchia per convertirsi a una specie di religione azteca. (Ibidem).

 Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto una cosa ovvia, ossia che la Costituzione è stata fatta in un periodo storico completamente diverso dall'attuale perché precedente la caduta del Muro di Berlino; i partiti protagonisti di quella scelta non ci sono più e neppure le ideologie che rappresentavano godono di largo consenso. Inoltre è un dato di fatto che una delle forze politiche costituenti, il Pci, faceva riferimento all'Unione Sovietica. Questa è la realtà. Poi si potrà anche decidere di non cambiare la Costituzione ma non si può prescindere da chi l'ha fatta e negare come sia stata approvata. E affermare che non si possa cambiarla significa fare dell'ideologia, trasformando un mezzo (le regole della convivenza) nel fine.

 Un'ultima riflessione sulla questione Englaro, tra i politici che più di altri si sono distinti nella difesa della vita umana, un principio non negoziabile, bisogna ringraziare pubblicamente, Maurizio Sacconi e lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Gaetano Quagliarello e Maurizio Gasparri, persone non certo cattolici praticanti, mentre altri, quelli con il bollino cattolico, si sono schierati a favore della "cultura della morte"; l'allarme che fu lanciato sulla mancanza di ministri cattolici, subito dopo il varo del governo Berlusconi, oggi è la prova che quell'allarme era fasullo.


 Rozzano MI, 14 febbraio 2009

 Festa di S. Valentino vescovo.                                             DOMENICO BONVEGNA

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