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Non come uomo di governo, ma in veste di magistrato. Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano (nella foto) dichiara con una lettera al Foglio la propria adesione all’appello contro la pillola abortiva. Quella contro la Ru486 è per Mantovano una «battaglia di civiltà giuridica, perché se la legge 194 è considerata un “totem”, questa risulta incompatibile con la pillola abortiva. Trent’anni di aborto a richiesta - continua il sottosegretario -, saltando la fase della persuasione-dissuasione, rendono logica l’estensione della richiesta a una modalità in apparenza più facile. Spero - conclude Mantovano - che non sia d’ostacolo alla mia adesione l’incarico di governo. Se lo fosse, ricorro alla perdurante qualifica di magistrato (se pure in “sonno”)».
© il Giornale 7 agosto 2009