Eugenia Roccella
Mi dispiacerebbe pensare che il Ministro Fornero che non ha mai cercato facili consensi sulle riforme per il lavoro, ne cerchi invece sul fronte della famiglia e del riconoscimento pubblico delle unioni di fatto.
Se il Ministro leggesse i dati, scoprirebbe che la situazione italiana è profondamente diversa da quella di gran parte del resto d’Europa: la famiglia tradizionale è ancora la regola, i figli nascono all’interno del matrimonio avendo quasi sempre un padre e una madre, resiste una rete parentale di sostegno e di affetti e tutto questo ha costituito, come il Ministro certamente sa, l’ammortizzatore sociale fondamentale che ha permesso a questo paese di resistere nella bufera della crisi economica.
Altrove spesso ci sono ormai altissime percentuali di madri single e questo produce povertà femminile e infantile e volatilità del ruolo paterno, i divorzi sono in qualche caso addirittura più dei matrimoni e le relazioni familiari sono instabili e poco durevoli.
Non chiedo a Elsa Fornero di condividere delle idee o dei principi, le chiedo però di tenere nel dovuto conto il dettato costituzionale che riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e le chiedo, come Ministro del Welfare, di considerare le ricadute sul piano dello stato sociale di provvedimenti che rendono la famiglia più fragile e precaria, smagliando le reti di sostegno e di solidarietà così tipiche del nostro paese.
© www.eugeniaroccella.it - 15 maggio 2012