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embrione-umorismoOn. Olimpia Tarzia - fonte Facebook:
La sentenza di della Corte di Strasburgo sulla Legge 40, impone una seria riflessione anche sulla reale congruità della L.194/78 (legge che, giova ricordare, è stata approvata34 anni fa!). E' questione principalmente di conoscenza dei temi affrontati e dei valori in gioco, poi di coerenza e di coraggio.
Il diritto alla vita, sin dal concepimento, il senso umano del nascere del vivere e del morire sono valori umani universali da difendere e promuovere. Come riportato nell'art.1 della L.40, il concepito è un soggetto titolare di diritti. La legge 40 è stata pensata per porre dei paletti rispetto al far west procreativo che regnava all'epoca in Italia. Inoltre, la difesa del diritto alla vita di ogni essere umano sin dal suo concepimento non può per nessun motivo consentire la preselezione di esseri umani, salvando quelli 'perfetti' e gettando nel lavandino quelli malati: questa sì sarebbe una grave violazione dei diritti umani, perché autorizzerebbe di fatto la selezione eugenetica, distinguendo esseri umani di 'serie A', degni di vivere e 'di serie B' destinati all'eliminazione perché 'imperfetti'. L'eliminazione degli embrioni malati e il ricorso all'aborto sono da considerarsi sullo stesso piano: in entrambi i casi si sta parlando di uccisione di una vita umana. Ora sono due gli imperativi del nostro Governo: difendere la L.40, presentando ricorso alla Grande Chambre e mettere finalmente mano alla profonda ingiustizia insita nella L.194. Vorrei sottolineare, infine, come tale episodio testimoni l'impossibilità di tenere fuori dall'agenda politica i cosiddetti 'temi eticamente sensibili'.

Aggiungiamo la seguente :
1 - come ribadito dall'On. Mantovano : "Per cortesia, vi mettete d'accordo? È la prima cosa che viene in mente apprendendo della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo in tema di
fecondazione artificiale - spiega -. In attesa di leggere per intero la decisione e sulla base delle notizie di agenzia, per tale organo la legge italiana in materia viola l'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, poiché, precludendo l'accesso alla diagnosi pre impianto prima di accedere a un trattamento di procreazione assistita, realizzerebbe una 'ingerenza nel diritto dei richiedenti al rispetto della loro vita privata e familiare'". Dunque, "peserebbe più il 'diritto' dei coniugi ad avere un figlio sano, e a non avere intromissioni in questo rispetto al 'diritto' di un essere umano a vivere a prescindere delle sue condizioni di salute e dalla fase iniziale della sua esistenza". Si dà il caso, insiste, però che la Corte di Giustizia dell'Ue, "con una sentenza pronunciata il 18 ottobre 2011, chiamata a pronunciarsi sulla brevettabilità relativa all'uso degli embrioni umani per fini industriali o di ricerca, abbia escluso tale uso partendo dalla premessa che 'fin dalla fase della sua fecondazione qualsiasi ovulo umano deve essere considerato come un embrione umanò, e quindi va ritenuto un essere umano, pur se è a uno stadio iniziale di sviluppo". - da Avvenire del 28 agosto 2012


2 - Come da Lei precedentemente asserito - " L'eliminazione degli embrioni malati e il ricorso all'aborto sono da considerarsi sullo stesso piano: in entrambi i casi si sta parlando di uccisione di una vita umana. " Ecco, il piano dei diritti dev'essere la leva. Il termine eugenetica, in sé, è un termine buono, significa far nascere bene, cioè aprire alla vita buona; curare le malattie e permettere a quell'unico ed irripetibile essere di essere valorizzato totalmente nel suo diritto all'esistenza. Qui invece si sta scivolando, delicatamente, sottilmente, democraticamente, verso "l'eugenetica razzista", cioè la selezione arbitraria fatta da chi è più forte. Il cattolico è il primo che fa eugenetica ma nel suo vero senso di amore e di rispetto intangibile di un'alterità unica ed irripetibile e dei suoi inviolabili diritti alla vita, con salute o meno. Certi signori invece, con l'avallo della legge cercano di far digerire la pillola del "nascere bene" creando invece la "discultura" della "selezione vincente". A questi cari signori, io papà di un bambino autistico grave, farei passare una settimana, una sola con noi e il nostro figlio, per capire il fiume di bene che deriva da una umana imperfezione.

Staff GR