Rassegna di dialoghismo politicamente corretto di alcuni cattolici. Articolo in fase di aggiornamento continuo...
Olivero (ACLI) - intervista su Vatican insider: "Come cattolici dobbiamo avere coraggio e non considerare più i valori non negoziabili come un fortino da difendere, ma una ricchezza da condividere, per cercare di comunicare agli altri la nostra prospettiva." vd qui
Ecco un altro che pone i valori non negoziabili - piattaforma univoca del vivere civile - nel calderone delle prospettive. Ecco un altro che ha fatto orecchio da mercante al richiamo laicissimo di Bagnasco a Todi; vd qui
Vendola (Sel) - su Repubblica - "... io non voglio stare in un acronimo. A 54 anni voglio dire che mi voglio sposare con il mio compagno. Rivendico questo - ha detto Vendola - Come cittadino, come persona e come cristiano voglio poter vivere una discussione vera e chiedere al mio Stato e alla mia Chiesa per quale motivo progetti d'amori non possono essere liberati da un tappo di Medioevo che tante volte ha ferito la nostra vita." vd qui
Qualcuno spieghi a Vendola che non esiste un terzo polo sessuato in natura e che solo ad un uomo ed ad una donna è lecito antropologicamente, civilmente e socialmente contrarre matrimonio.
Qualcuno spieghi a Vendola che laicità non significa tradire i valori naturali.
Qualcuno spieghi a Vendola che la morale naturale è condizione previa per essere realmente laici, realmente cristiani e cattolici.
Qualcuno spieghia a Vendola che il Medioveo è stato un periodo colmo di luci più che di ombre proprio sul versante dei valori.
Qualcuno spieghi a Vendola che appigliarsi a dinamiche di comunicazione che cavalcano la leggenda nera diffusa dall'illuminismo e dalla massoneria risorgimentista, sul medioevo, non fa onore né a lui come politico né come cittadino anzi evidenzia una perfetta omologazione.