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relativismoIl governo "tecnico" Monti presenta ogni tanto, qua e la, qualche falla ideologica che travalica il ruolo proprio che dovrebbe avere.
Più di una volta se ne uscita il Ministro Fornero con dichiarazioni inaccettabili inerente la sfera antropologica.
Da qualche tempo è il Ministro Profumo che, in sedi non opportune, se ne esce con pareri fuori concordato.
I pareri personali sono legittimi, per carità, ma quando vengono fatti in sedi orientate significa che non si è più tecnici ma opinionisti politici in cerca di consenso e questo fa a pugni con il proprio ruolo tecnico assunto.
Insomma non è deontologicamente serio.
In questo intervento recente riportato in parte dal sussidiario.net (qui) appare una certa spiegazione ed una parziale rettifica chiarificatrice ma che in realtà svela l'impianto ideologico che sta dietro.
Che c'azzecca poi l'esempio della Siria? Se il Ministro Profumo desidera revisioni concordatarie ne parli in sedi opportune.
Ci si chiede come mai un ministro della Pubblica Istruzione che parla di "realtà che cambia" dal punto di vista culturale non si rende conto realmente di una realtà che non solo sta cambiando ma è già cambiata inerente alla disabilità nella scuola?
Come mai così poche e poco qualificate risorse per il sostegno?

Quello che temiamo è che qui, come in altri casi, si tenti di fare, con proposte ed opionioni, più o meno attinenti al proprio ministero, una radicale distrazione di massa dai veri problemi e dalle vere urgenze del popolo italiano. A cominciare dalla famiglia.
Su qesto versante tutta la classe politica è vergognosamente assente nei fatti. Anzi, totalmente inetta e vergognosa, eccetto alcune lodevoli, ma insufficienti, eccezioni.
Il governo tecnico, anche su questo versante, sta confermando che le sue priorità sono altre e non sono strutturate a partire dalla famiglia e dalla famiglia con disabilità.

Paul Freeman