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Non trovano più le parole. E passano direttamente agli insulti: le persone con disabilità e i loro familiari questa volta hanno paura che agli annunci seguano davvero i provvedimenti. I tagli ai servizi già sono evidenti e praticamente inevitabili, visto che nelle casse dei Comuni, delle Province e delle Regioni non c’è quasi più niente da raschiare. I fondi nazionali per la non autosufficienza, per la vita indipendente, per le famiglie, sono di fatto scomparsi. Sopravvivevano le pensioni di invalidità, le indennità di accompagnamento, le detrazioni per le spese specifiche previste dalle leggi. Ora il Governo attacca anche questo ultimo rifugio del welfare familiare. E non resta che piangere. O preoccuparsi. O manifestare. O addirittura fare lo sciopero della fame.
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La nostra redazione è sdegnata per questo comportamento fiscale dell'attuale governo.
Di fatto lo Stato è già inadempiente verso i disabili.
Possediamo delle legislazioni a vantaggio dei disabili straordinarie ma che, nella quasi totalità, sono  disattese da una pessima amministrazione della cosa pubblica. Questa andrebbe toccata e non il sostegno alle famiglie.
Ad esempio... Possibile che chi sta al governo non si accorga che la caccia agli "evasori" e ai "truffatori" della disabilità è stato un "gioco" per mantenere una struttura di spreco e che invece i reali casi di disabilità sono stati ancora una volta umiliati.
I controlli sono stati utili per ribadire il principio e scovare quei pochissimi che "rubano" con false invalidità ma sono stati inutili e "disumani" verso tutti gli altri casi veri.
Ancora una volta le famiglie hanno toccato con mano, e sovente, l'incompetenza medica dei "controllori". Potremmo  portare decine di esempi.

Non vogliamo fare dello sterile populismo ma di fatto c'è una radicale dissonanza tra chi percepisce uno stipendio di 1300 €/mese e chi ne percepisce 15.000 di €/mese.
Quando poi chi percepisce 1300 €/mese ha un caso di disabilità in casa l'accompagno o la pensione di invalidità è una goccia di aiuto alle spese ben maggiori che la disabilità comporta.
Chi governa, al di la del colore politco, delle mansioni tecniche o politiche, e persino delle buone intenzioni e della possibile "empatia" con i cittadini,  se non percepisce questa elementare distinzione, compie un discernimento incivile. Non pone le basi per una ripresa.
Se chi governa non percepisce la drammaticità di questa problematica sta, di fatto, frodando egli stesso i cittadini. Troppo spesso sentiamo politici che fanno la morale con i beni degli altri e con il dolore degli altri, quindi, non assumono più un comportamento etico ma moralistico.
Non parliamo qui dei casi gravi e pittoreschi che attraversano ora le regioni, a cominciare dalla Regione Lazio, infatti questi casi sono talmente vergognosi e paradossali che andebbero sanzionati durissimamente. Chi ha abusato di beni pubblici dovrebbe immediatamente fare un servizio civile oltre che il carcere.
Parliamo, piuttosto, di un'azione standard di ogni governo e nello specifico dell'attuale governo Monti che si muove con orizzonti etici, antropologici e politici non più condivisibili.

Ci si chiede ma dove sono i ministri cattolici? Dove sta il Ministro Andrea Riccardi? E gli altri ministri "cattolici"? Dove sono finiti gli ineludibili criteri di sussidiarietà e di solidarietà?
Con quale coraggio si vuole sostenere che viene fatto il bene del paese?
L'orizzonte di un paese non è dato da una visione di uno o di pochi che ha, oppure hanno, competenze di natura tecnico-economica, ma dall'orizzonte vero e reale che viene dal mondo della famiglia naturale e dalla disabilità.
Ci si misuri qui, tutto il resto sono etiche e politiche fallimentari.
Chi è cattolico ed ha responsabilità politiche si faccia sentire.
Sulla famiglia naturale e sulla disabilità si sta compiendo, nella migliore delle ipotesi, un'omissione di soccorso non più giustificabile.

Staff guidareferendum.it

vd anche qui:

http://invisibili.corriere.it/2012/10/15/la-tassa-sulla-disabilita/

http://www.handylex.org/gun/disegno_legge_stabilita_prima_analisi.shtml

http://www.superando.it/2012/10/15/tutti-a-roma-il-31-ottobre-per-dire-no-al-massacro-del-sociale/