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L'ennesima vergogna dalle ideologie. Ora tocca ai "grillini".

Nella Parma guidata dal sindaco grillino Federico Pizzarotti non c’è più spazio per la famiglia. Il 26 novembre la giunta ha votato il Piano tariffario per l’esercizio 2013 in cui è contenuta la delibera 413/34 che sospende, a partite dall’anno prossimo, il “Fattore famiglia”, un sistema inaugurata dalla precedente giunta di centrodestra e chiamato “Quoziente Parma” che consentiva alle famiglie numerosi sgravi fiscali in base al numero dei figli.

Tempi ha più volte parlato del Quoziente Parma, indicandolo come modello per una politica che tenesse conto del grande patrimonio che sono le famiglie per la collettività e certamente Parma aveva fatto da capofila per una serie di Comuni (49 in Italia) che hanno poi adottato tali misure anche nei rispettivi territori.

MA NON VOLEVA VALORIZZARLO? Ora il primo cittadino di Parma, sebbene in campagna elettorale avesse rassicurato non essere sua intenzione abolire il Quoziente, ha deciso in maniera diversa. Strano: anche nelle sue Linee programmatiche 2012-17 (pagina 34, punto 2) si legge che i grillini si sarebbero impegnati a «valorizzare il Quoziente Parma». Non solo; come ha spiegato ieri ad Avvenire Alfredo Caltabiano, consigliere nazionale dell’associazione Famiglie numerose, il Comune ha smantellato l’Agenzia per la Famiglia, eliminate le agevolazioni per le famiglie numerose, abbandonata la Family Card e ridotto o eliminato tutta una serie di provvedimenti in favore delle famiglie. Contestualmente, invece, sono stati aumentati i fondi per alcune cooperative, tanto che Caltabiano conclude: «Non si crede nella sussidiarietà della famiglia, ma nell’appalto di servizi a terzi».

COSTO ZERO. Perché questo cambio di rotta? Pare che il Comune si sia giustificato con la necessità di tagliare alcuni servizi per la mancanza di fondi. Ma la scusa non regge per il semplice fatto che il Quoziente Parma era, alla fine dei conti, a costo zero. Spiegava ancora Caltabiano: «Il Quoziente Parma ha una sua peculiarità. Attraverso le diverse leve che ha a disposizione, può essere introdotto a costo zero dal Comune».

BOOMERANG. Della decisione si è lamentato anche Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, secondo cui Pizzarotti ha fatto un errore tipico della politica italiana e cioè «disfare pregiudizialmente quel che altri hanno fatto». Una scelta che si rivelerà un boomerang per tutto il sistema economico locale: «Impoverire le famiglie potrebbe rivelarsi un moltiplicatore della crisi».


© www.tempi.it - 8 dicembre 2012