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filippo savarese conferenza"Marta Moriconi

Sabato 20 giugno a piazza San Giovanni si è vista una piazza autoconvocata, libera da schemi e da imposizioni" ha scritto il direttore di IntelligoNews Fabio Torriero. Una piazza non solo cattolica, che si è opposta al Ddl Cirinnà ma non solo. Per raccontarcela, abbiamo intercettato Filippo Savarese, il portavoce della Manif Pour Tous Italia, che ha lanciato un avvertimento al governo tramite le nostre pagine online: "E' solo una prova generale. La prossima volta faremo nomi e cognomi molto più in alto di Monica Cirinnà".

Per il direttore Torriero "nasce l'"antipolitica" cattolica, la sovranità è del popolo procreato dalle famiglie", questo il suo commento alla piazza in campo il 20 giugno con il Comitato Difendiamo i nostri figli. Come valutate voi il risultato?

"Io direi che la piazza di sabato ha confermato che ci sono valori, che fondano la società, che vanno oltre la politica e oltre la religione. In piazza c'era il popolo per la famiglia, e la famiglia è un valore antropologico che fa il bene di tutti, di destra e di sinistra, cattolici, atei, omosessuali ed eterosessuali. La più grande vittoria di questa piazza è stata la sua spontaneità, il fatto di essersi auto-organizzata senza fili dall'alto e il fatto che un milione di persone sia sceso in piazza senza passaparola in due settimane. Questa è la misura della libertà".
 
Quanto questo popolo è indignato? 
"E' l'indignazione di chi vede violati i diritti della famiglia e i diritti dei bambini. I diritti della famiglia, con lo svuotamento di senso del matrimonio che la riconosce e la violazione della libertà educativa dei genitori nelle scuole con i corsi sull'ideologia gender. Per quanto concerne i diritti dei bambini, tramite il ddl Cirinnà, si autorizza di fatto la sottrazione di un figlio a un papà e a una mamma, e questo è inaccettabile". 
 
Una piazza variegata, con interventi dell'Imam e della Comunità Ebraica ma anche di un'associazione di persone vicine agli omosessuali...
"Noi della Manif Pour Tous Italia volevamo che  la piazza fosse trasversale soprattutto dal punto di vista religioso. L'associazione a cui si riferisce nella domanda è l'Agapo, genitori e amici di persone omosessuali: loro rappresentano la grande maggioranza delle persone omosessuali, al contrario di quanto ci raccontano le grandi lobby LGBT , e hanno confermato che non è nell'interesse delle persone omosessuali distruggere il matrimonio e privare i bambini diun papà e di una mamma. Hanno ricordato, ripeto, il pensiero largamente diffuso tra le persone omosessuali, che sono a favore del matrimonio tra un uomo e una donna".
 
I politici non avuto posto sul palco, ci spiega il significato di questa scelta e di quella di non avere un vescovo pilota, come è stato definito? 
"L'istiuzione presente in piazza era il popolo sovrano, era il momento del popolo. Abbiamo invitato chiunque a partecipare come cittadino. erano presenti sia parlamentari che autorità ecclesiastiche. Ma non era quello il momento di dar loro risalto, andava e va dato al popolo. Parlamentari e altre Autorità politiche avranno modo di recepire il messaggio del popolo e di farlo valere nelle sedi opportune e questo popolo glielo riconoscerà come merito. Ma sulla famiglia è finito il momento in cui si fanno manifestazioni per dar risalto a rappresentanti politici. L'istituzione in piazza è il popolo sovrano".
 
Ddl Cirinnà, da luglio a settembre, si gioca la partita. Cosa succede se non ascolteranno la piazza continuerete a scendere in campo? 
"Assolutamente sì. Questo era un avvertimento, una prova generale. Noi abbiamo portato in piazza un milione di persone in due settimane. Se nei prossimi giorni vedremo che il ddl Cirinnà, al di là di avanzamenti tecnici in commissione, continuerà ad avere il sostegno politico della maggioranza e non solo in Parlamento, noi siamo pronti a tornare in piazza a settembre quando vogliono approvare la legge. Ripeto: un milione di persone in due settimane, in due mesi possiamo portarne il doppio. E la prossima faremo nomi e cognomi molto più in alto di Monica Cirinnà. Inoltre aggiungo che quello che è sceso in piazza è un popolo elettore, variegato, non c'erano estremisti, non c'erano elettori che si radicalizzano a destra o a sinistra. Renzi ha detto che vince chi occupa il centro? In quella piazza ci sono un milione di voti di centro, di moderati".
 
© www.intelligonews.it - 22 giugno 2015